Ce l’abbiamo fatta!
Oggi in Commissione Pesca il rapporto sui Dati di Pesca di cui sono relatore (Quadro dell’Unione per la raccolta, la gestione e l’uso di dati nel settore della pesca e un sostegno alla consulenza scientifica relativa alla politica comune della pesca – http://www.marcoaffronte.it/ 2015/09/22/la-mia-prima-volta/ ) è stato approvato con 21 voti favorevoli, nessun contrario e 2 astenuti.
E’ una grande soddisfazione, che viene dopo sette mesi di lavoro e che anticipa la fase di negoziazione con Commissione Europea e Consiglio d’Europa e il voto nell’Aula di Strasburgo che lo avallerà definitivamente.
Si tratta di un rapporto-base, uno di quei rapporti dai quali tanti altri dipendono. Per quale motivo? Perché solo dalla raccolta, precisa e puntuale, dei dati sulla pesca e sulle reali condizioni del nostro mare possiamo arrivare a politiche sensate ed efficaci. Fino ad oggi, invece, il Parlamento Europeo e la Commissione hanno legiferato sulla scorta di una procedura pre-esistente, che però non garantiva un flusso numerico adeguato agli scopi costringendo “la politica” ad operare in presenza di dati parziali, a macchia di leopardo, non confrontabili e non rilevati in maniera omogenea.
Quindi d’ora in avanti, quando affronteremo i piani di pesca per le varie zone marine europee, lo potremo fare con maggiore cognizione di causa.
Dall’approvazione definitiva di questo rapporto, quindi, la comunità scientifica potrà aiutarci – grazie a dati omogenei, confrontabili e rilevati con continuità e rigore – con consulenze solide sulle quali costruire le nostre politiche.
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